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Servizi e ricerche geofisiche in Italia

Il Gruppo Geopartner (Geopartner Geofizyka Sp. z o.o. e GEOPARTNER Sp. z o.o.) si occupa di ricerche geofisiche, geotecniche e idrogeologiche. Il nostro personale (oltre 50 geoingegneri), avvalendosi di conoscenze, esperienza, attrezzature e software moderni, realizza commesse in tutta Europa, Italia compresa. I nostri dipendenti altamente qualificati dispongono delle autorizzazioni necessarie per progettare, svolgere e documentare i lavori. Affrontiamo i compiti che intraprendiamo in modo ingegneristico, selezionando sempre metodi e ricerche adatti al problema. Abbiamo 25 anni di esperienza e nel campo della geofisica collaboriamo con numerosi partner e subappaltatori sul mercato europeo.

SERVIZI GEOFISICI

Ricerca di giacimenti di petrolio e gas

La nostra azienda conduce ricerche geofisiche per l’esplorazione e il riconoscimento di giacimenti di idrocarburi in tutta Europa. Siamo una delle poche aziende che fornisce servizi completi di interpretazione e di intervento sul campo, avvalendosi di metodi e attrezzature di misurazione all’avanguardia. Effettuiamo ricerche geofisiche utilizzando, tra gli altri: Metodi di sismica a riflessione 2D/3D, magnetotellurica e gravimetrica.

Ricerca di depositi di minerali metallici

Utilizziamo praticamente tutti i metodi geofisici di superficie per ricercare e riconoscere giacimenti di minerali metallici: gravimetria, polarizzazione indotta, tomografia di resistività elettrica, processi transitori (TEM), magnetotellurica e sismica 2D e 3D (sia passiva che attiva). Questi metodi, spesso utilizzati come set completo, consentono una ricognizione completa del mezzo geologico in termini di differenziazione dei parametri petrofisici delle rocce.

Ricerca ed esplorazione di giacimenti di rocce e materie prime chimiche

Nel campo dell’esplorazione e del riconoscimento di giacimenti di materie prime chimiche e rocciose, offriamo una gamma completa di metodi geofisici. Selezioniamo metodi di ricerca adatti al tipo di minerale ricercato. Nella scelta del metodo si prendono in considerazione vari parametri della materia prima, come le condizioni previste per la sua presenza, la composizione minerale e chimica del minerale e la profondità prevista del giacimento.

Localizzazione dei vuoti rocciosi

Per individuare vuoti rocciosi (naturali e post-minerari) nella massa rocciosa è necessario ricorrere a metodi geofisici. I migliori risultati di ricerca si ottengono misurando le variazioni della densità del mezzo roccioso. Le prove microgravimetriche proposte dalla nostra azienda ci permettono di rilevare forme strutturali naturali nella massa rocciosa, che variano per densità, e forme antropiche, tra cui allentamenti e vuoti lasciati dalle operazioni di estrazione. Il metodo microgravimetrico mostra un’immagine spaziale di luoghi con densità anomala (rispetto all’ambiente circostante). Tra gli altri metodi disponibili, proponiamo di effettuare misurazioni sismiche sotto forma di tomografia sismica, MASW, misurazioni georadar e tomografia di resistività elettrica. Questi metodi, in termini di interpretazione completa, consentono di determinare la profondità e, in combinazione con la gravimetria, anche il volume dell’oggetto cercato. L’impiego dei metodi di ricerca geofisica sopra menzionati influisce sulla precisione della localizzazione delle cavità rocciose naturali e post-minerarie.

Monitoraggio degli argini e delle dighe anti-inondazione

Il monitoraggio degli argini e delle dighe anti-inondazione, della loro struttura e resistenza viene effettuato utilizzando le tecniche di ricerca a nostra disposizione. Geopartner vanta una vasta esperienza nell’esecuzione di questo tipo di lavori. Disponiamo già di diverse migliaia di chilometri di profili GPR, in particolare di dighe, livelli delle acque, chiuse e argini anti-inondazione. Nell’ambito dell’esame delle condizioni tecniche delle strutture idrotecniche, offriamo: tecnica georadar, tomografia sismica, tomografia di resistività elettrica e conduttometria.

Alla ricerca dell’acqua

Offriamo servizi di esplorazione e individuazione di giacimenti di acque potabili, minerali e termali mediante metodi geofisici. Quando si cercano giacimenti di acque potabili, minerali e medicinali (comprese le salamoie) situati a profondità ridotte, si consiglia di utilizzare metodi quali ERT, TDEM e CSAMT. Per individuare i giacimenti di acqua termale, spesso situati a una profondità superiore ai 3 km sotto il livello del suolo, proponiamo test magnetotellurici. In pratica, per la ricognizione strutturale dei bacini geotermici, oltre alla magnetotellurica, è importante eseguire un’immagine sismica 2D o 3D.

Ricerca di giacimenti di carbone

Il carbon fossile e la lignite sono caratterizzati da un contrasto significativo nella densità e nella velocità rispetto alla ganga. Pertanto, i metodi geofisici preferiti per la ricerca di giacimenti di carbone sono la gravimetria e la sismica. La nostra azienda offre l’esecuzione di progetti e prove sul campo utilizzando questi metodi, sia nella fase di ricerca di nuovi giacimenti che durante lo sfruttamento in corso.

Diagnostica delle superfici stradali e ferroviarie

Eseguiamo diagnosi della superficie e del sottofondo di strade e linee ferroviarie. Quando si determinano le condizioni geotecniche per la fondazione di strutture lineari come strade, ferrovie o condotte, raggiungere un compromesso rappresenta un problema significativo; tra il numero di indagini sul campo e l’accuratezza della diagnosi delle condizioni geotecniche. Geopartner si avvale di indagini georadar (GPR), che consentono di ridurre al minimo il numero di indagini geotecniche classiche necessarie. Permette il monitoraggio continuo delle condizioni del manto stradale o della sottostruttura dei binari ferroviari, senza influire sull’intensità del traffico veicolare. Abbiamo esaminato diverse migliaia di chilometri di tracciati ferroviari, integrando studi geotecnici e geofisici, realizzando studi per progetti di nuove linee ferroviarie e di ammodernamento di quelle esistenti.

Ricerca sulle condizioni delle infrastrutture

Per esaminare lo stato delle infrastrutture sotterranee (invisibili e non registrate), proponiamo l’uso di metodi geofisici quali: georadar, magnetometria, VLF (Very Low Frequency), conduttometria. Questi metodi geofisici localizzano in modo univoco la posizione di cavi, condotte, serbatoi, fondamenta o altri oggetti non visibili dalla superficie.

Rielaborazione e reinterpretazione dei dati geofisici

Grazie alla nostra pluriennale esperienza, offriamo servizi di rielaborazione e reinterpretazione dei dati di misurazione geofisica archiviati mediante moderne procedure computazionali (inversione 2D, 3D). Incoraggiamo in particolar modo l’uso di immagini gravimetriche, magnetiche e magnetotelluriche d’archivio per un’interpretazione completa delle nuove misurazioni, nelle aree in cui i metodi sopra indicati non possono essere utilizzati a causa della crescente urbanizzazione della zona o dei costi significativi del nuovo lavoro sul campo. Offriamo il ritrattamento di dati sismici nuovi e archiviati utilizzando i più recenti strumenti di calcolo.

METODI GEOFISICI

Sismica 2D/3D

La sismica è lo studio delle proprietà elastiche di un mezzo geologico utilizzando le onde sismiche registrate sulla superficie terrestre. I metodi sismici vengono spesso utilizzati nella ricerca di giacimenti di idrocarburi, minerali geotermici e metalliferi. Consentono l’esplorazione dettagliata delle strutture geologiche.
Onde sismiche: onde elastiche longitudinali (P) e trasversali (S) che si propagano nella Terra e si riflettono oltre i confini geologici.
Tecnologie: MASW e tomografia a rifrazione sono metodi moderni di analisi delle onde sismiche utilizzati in ingegneria e geotecnica.
Nella nostra ricerca utilizziamo, tra gli altri: Vibratori UNIVIB INOVA, Birdwagen MARK IV, HEMI-60.

Magnetotellurica

Il metodo magnetotellurico [MT] è un metodo elettromagnetico passivo [EM] che utilizza un campo elettromagnetico variabile armonicamente per riconoscere la distribuzione della resistenza in un mezzo geologico. A differenza dei metodi a sorgente controllata [EM], che possono utilizzare un circuito di induzione come sorgente, il metodo [MT] si basa su campi elettromagnetici naturali. Ciò fornisce uno spettro ampio e continuo di onde di campo elettromagnetico che inducono correnti nella terra che possono essere registrate sulla superficie terrestre.
Le indagini MT vengono spesso utilizzate per identificare strutture profonde, come sistemi geotermici, giacimenti di acqua potabile e petrolio greggio.

Radar a penetrazione del suolo (GPR)

Il metodo georadar (GPR – Ground Penetrating Radar) appartiene al gruppo dei metodi elettromagnetici. Il metodo è rapido, efficiente e non invasivo. Il suo funzionamento si basa sull’emissione di un’onda elettromagnetica da parte dell’antenna trasmittente, che dopo la riflessione o la rifrazione al confine di due mezzi aventi costante dielettrica diversa (confine litologico o un oggetto sepolto o il contorno di uno scavo sotterraneo) ritorna e viene registrata dall’antenna ricevente. L’immagine dell’onda registrata è un riflesso della struttura interna del mezzo. Maggiore è il contrasto tra l’oggetto esaminato e l’ambiente circostante, maggiore è l’ampiezza dell’onda riflessa.

Gravimetria

La gravimetria è un metodo di misurazione delle variazioni dell’intensità di gravità terrestre causate da una distribuzione non uniforme delle masse in un mezzo geologico. Tutte queste strutture eterogenee e forme geologiche, sia naturali che antropiche, sono chiamate perturbazioni o corpi anomali. Le misurazioni gravimetriche consistono quindi nella determinazione della differenza di gravità tra singoli punti di misura in relazione al campo regionale. La ricerca viene condotta utilizzando strumenti estremamente sensibili: gravimetri, capaci di registrare anche piccole variazioni dell’intensità di gravità. Gli studi sulla gravità superficiale possono essere suddivisi in globali, regionali, dettagliati e microgravimetrici a seconda delle dimensioni dell’area di ricerca, della densità dei punti di misurazione e dello scopo della ricerca.

Polarizzazione indotta
Il metodo della polarizzazione indotta (IP – Induced Polarization) è un’estensione del metodo della resistenza elettrica con una misurazione aggiuntiva della „capacità” del mezzo geologico di accumulare cariche elettriche. Il metodo IP viene utilizzato nella geofisica esplorativa a medio e profondo raggio per la mappatura dei depositi di minerali metallici. Il metodo sta guadagnando popolarità anche nella ricerca petrolifera per determinare i contorni del giacimento. I singoli elementi del mezzo geologico, a seguito della polarizzazione dell’impulso elettrico indotto, generano una corrente elettrica che decade nel tempo e che può essere registrata sulla superficie terrestre dopo la disattivazione dell’impulso. L’affidabilità delle misurazioni è dovuta al fatto che gli oggetti di nostro interesse generano segnali di ampiezza e tempo di decadimento del segnale diversi, a seconda della struttura e della composizione minerale del mezzo geologico. L’effetto di polarizzazione eccitata è più forte nei minerali elettronicamente conduttivi presenti in grandi quantità nei giacimenti di minerali metallici. L’acqua dolce, d’altro canto, non mostra alcuna polarizzazione degli impulsi.
Geofisica dei pozzi trivellati

La nostra azienda offre servizi nel campo della misurazione, elaborazione e interpretazione dei dati geofisici di perforazione. Disponiamo di apparecchiature di misurazione ROBERTSON GEO, tra cui estrattore, registratore e sonde di misura, che ci consentono di effettuare prove sia in fori rivestiti che non rivestiti. La geofisica dei pozzi è un insieme diversificato di metodi di ricerca svolti in fori di trivellazione (sia rivestiti che non rivestiti), utilizzando vari metodi e serie di strumenti (sonde di misura). Fornisce un’ampia gamma di informazioni sulle rocce perforate. Le ricerche condotte ai fini della ricognizione geologica di un mezzo roccioso vengono condotte subito dopo la perforazione e la preparazione del pozzo, prima che questo venga rivestito (cosiddetto „open-hole”). I dati registrati vengono salvati sotto forma di cosiddetti profilazione, che nella geofisica dei pozzi significa una registrazione continua delle variazioni di un dato parametro fisico che caratterizza il mezzo roccioso o i fluidi del serbatoio in funzione delle variazioni di profondità.

Tomografia a resistenza elettrica

La tomografia di resistività elettrica (ERT – Electrical Resistivity Tomography) è il metodo più accurato per misurare la resistenza elettrica. Combina il meccanismo di profilazione della resistività elettrica (misurazioni lungo il profilo di misura) e i sondaggi geoelettrici (aumento dell’intervallo di profondità). Il metodo si basa sulla misurazione delle variazioni delle proprietà elettriche del mezzo. Sono legati all’eterogeneità del mezzo roccioso. L’acquisizione dei dati comporta l’emissione di corrente continua nel terreno mediante elettrodi di corrente e la misurazione della differenza di potenziale (caduta) da parte degli elettrodi di misura. I dati raccolti vengono elaborati utilizzando il metodo dell’inversione, ottenendo modelli di resistività del mezzo. La tomografia elettrica di resistività è spesso utilizzata nella variante 2D, che produce una sezione trasversale che mostra la variazione della resistività lungo il profilo di misurazione con la profondità. I test ERT possono essere eseguiti anche in versione tridimensionale 3D, effettuando misurazioni lungo più profili, in direzioni diverse o utilizzando una griglia di elettrodi. Utilizzando la variante 3D, otteniamo un modello geoelettrico tridimensionale del mezzo, utile nel caso di una struttura geologica più complessa. L’inversione 3D fornisce risultati migliori.

Metodo elettromagnetico

Il metodo EM-VLF è uno dei tanti metodi geofisici che utilizzano il parametro frequenza. Il test elettromagnetico (EM-VLF) consiste nella misurazione della conduttività di un mezzo mediante la registrazione dei campi secondari generati dai corpi conduttivi presenti nel substrato. Questo metodo consente di effettuare misurazioni senza contatto con il suolo. La ricerca condotta utilizzando la tecnica di profilazione delle onde radio utilizza segnali di onde radio a bassa frequenza [15-30 kHz] provenienti da potenti stazioni radio militari. Il sistema di misura nei test elettromagnetici è costituito da due bobine: trasmittente e ricevente. Il trasmettitore produce un campo elettromagnetico primario, che genera un campo elettromagnetico secondario nel mezzo geologico. La bobina ricevente registra l’entità del campo secondario e il rapporto tra i campi primario e secondario. L’intensità del campo secondario dipende dalla resistività del mezzo, nonché dalla litologia, dalle falde acquifere e dagli inquinanti. Il metodo VLF (Very Low Frequency) prevede la misurazione dei campi secondari generati dai corpi conduttivi nel terreno che sono influenzati dal segnale EM primario. Si tratta di un metodo passivo che sfrutta le radiazioni radio militari.

Metodo di processo transitorio

I sondaggi di processo transitori (TDEM – Time-Domain Electromagnetic Method) appartengono al gruppo dei metodi elettromagnetici attivi. Si tratta di un metodo di geofisica esplorativa ampiamente utilizzato per mappare le risorse del sottosuolo. Il metodo TDEM è uno strumento diagnostico relativamente poco costoso, rapido e non invasivo utilizzato per ottenere dati sulla resistenza e sulla conduttività di un mezzo. È perfetto per individuare potenziali risorse idriche. La profondità di misurazione varia da pochi metri a oltre 1000 metri e dipende dalle dimensioni del circuito di trasmissione utilizzato, dalla potenza del trasmettitore e dall’intensità delle interferenze causate dall’ambiente. Le misurazioni con questo metodo comportano l’induzione di un campo elettromagnetico nella Terra mediante un circuito di induzione o una sorgente galvanica. Quando le onde elettromagnetiche incontrano diversi strati geologici, si producono correnti parassite, che a loro volta creano un campo elettromagnetico secondario. La conduttività elettrica dei terreni e delle rocce analizzati è controllata dalla mineralogia, dal contenuto di argilla, dal contenuto di acqua, dalla salinità e dalla porosità. Sulla base dei dati ottenuti è possibile calcolare la distribuzione della conduttività del mezzo geologico.

Ulteriori informazioni sui nostri servizi e sui metodi di ricerca geofisica offerti sono disponibili sul sito web della nostra azienda (versione inglese). Vi invitiamo inoltre a contattarci via e-mail: i nostri specialisti risponderanno a tutte le vostre domande e vi suggeriranno le soluzioni ottimali.

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